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Curare la pelle sotto la mascherina

Poiché i Paesi di tutto il mondo hanno imposto l’uso delle mascherine per ridurre al minimo la diffusione di COVID-19, in molti si stanno chiedendo come affrontare quello che si trova al di sotto: pelle irritata, acne e altri nuovi problemi di pelle. “Quando togliamo la mascherina ai nostri pazienti, scopriamo che la loro pelle è provata dopo essere stata coperta per mesi”.

La dottoressa Hen Ifrach, chirurgo estetico a Milano, Italia, ci parla della “Maskne” e di come prevenirla.

Cos’è la Maskne?

Il termine “Maskne” descrive una condizione della pelle causata dall’uso della mascherina, ma non si tratta di un fenomeno nuovo. È in circolazione da anni in alcune parti dell’Asia, dove la popolazione indossa la mascherina come misura protettiva contro gli alti livelli di inquinamento.

Anche il personale medico può riscontrare gli effetti dermatologici dell’uso prolungato della mascherina.

Perché succede?

Le mascherine sono occlusive e sono progettate per bloccare particelle molto piccole, quindi quando respiriamo all’interno della mascherina creiamo un microambiente caldo e umido.

L’elevata umidità e le temperature alte sono correlate alla riacutizzazione dell’acne. Ciò può essere spiegato dall’impatto della temperatura sull’escrezione di sebo che risulta essere direttamente collegato alle variazioni di temperatura locali: l’escrezione di sebo aumenta del 10% per ogni aumento di 1°C.

Gli studi hanno anche scoperto che l’elevata umidità ambientale fa aggravare l’acne a causa dell’occlusione dei pori e dell’irritazione delle parti superiori del dotto pilosebaceo. Inoltre, il sudore e l’aumento dell’umidità possono causare il rigonfiamento dei cheratinociti epidermici che danneggiano così i cheratinociti del follicolo pilosebaceo, causando un’ostruzione acuta e l’aggravamento dell’acne.

Altri fattori che contribuiscono

Lo sfregamento ripetuto quando si indossa e si rimuove la mascherina provoca il distacco dello strato corneo e il deterioramento della barriera protettiva della pelle, favorendo così l’umidità e rendendo la pelle sensibile e soggetta a danni. Questo spiega anche perché l’acne non è l’unico problema della pelle causato dalla mascherina.

Anche il numero di ore è un fattore importante da considerare quando si indossa una mascherina. La durata prolungata provoca un’occlusione che porta a pelle secca, pruriginosa e altri disturbi della pelle come dermatite allergica da contatto, rosacea, dermatite seborroica e follicolite.

Lo stress e l’ansia, che sono notevoli durante la pandemia di COVID-19, sono anche noti per avere un impatto sulle condizioni della pelle e possono benissimo essere un fattore scatenante per l’acne, che è un disturbo infiammatorio multifattoriale. Quando si è stressati il cortisolo viene rilasciato nel corpo, anche nelle ghiandole vicino ai follicoli piliferi della pelle all’interno dell’unità pilosebacea. Questo ormone può intensificare la produzione di sebo e renderlo un ambiente favorevole per i batteri dell’acne, avviando una risposta immunitaria e portando a una reazione infiammatoria.

Consigli per prevenire la Maskne e altri problemi della pelle legati alla mascherina

• Consiglio di sostituire la mascherina chirurgica ogni 4 ore e la mascherina N95 ogni 3 giorni.

• Inserisci due strati di garza all’interno della mascherina per ridurre il vapore acqueo prodotto dall’espirazione.

• Se soffri già di problemi di pelle, usa una mascherina ipoallergenica.

• Se soffri di acne o hai una pelle sensibile, una mascherina di cotone potrebbe essere l’opzione migliore per te. Il cotone è traspirante e riduce al minimo l’irritazione della pelle, ma non dimenticare di lavarlo regolarmente e di conservare la mascherina in un sacchetto per tenerla pulita.

• Lavati il viso e usa una crema idratante subito prima di indossare la mascherina e dopo averlo tolta. Questo non solo manterrà la pelle idratata, ma agirà anche da barriera tra il viso e la mascherina, riducendo l’attrito. • Assicurati che la mascherina non sia troppo stretta ma che aderisca bene.

• Chi subisce danni a causa dell’attrito della mascherina dovrebbe considerare di applicare creme riparatrici o ossido di zinco prima di indossare la mascherina, in quanto formano una barriera e aiutano a ridurre irritazioni e infiammazioni.

• Se possibile, evita il trucco e prenditi una pausa dalla mascherina per 15 minuti ogni 4 ore.

• Evita nuovi prodotti per la cura della pelle perché possono irritarla. I prodotti che contengono perossido di benzoile, retinoli o acido salicilico irriteranno ancora di più la pelle.

Trattare la pelle danneggiata

Questa condizione eccezionale della pelle ci costringe a trovare nuove soluzioni che non solo trattino il fenomeno “maskne”, ma che si rivolgano anche a qualsiasi condizione della pelle correlata alla mascherina.

Per la maggior parte dei pazienti è necessario un trattamento non invasivo, indolore e senza tempi di recupero. Il mio approccio preferito è combinare due diversi laser non solo per eliminare i batteri dell’acne ma anche per proteggere la barriera cutanea e prevenire qualsiasi iperpigmentazione e cicatrici legate all’acne.

ClearSkin e ClearLift: un protocollo in 2 fasi

Come primo passo consiglio vivamente il ClearSkin, il laser a 1540 nm con raffreddamento e tecnologia vacuum. ClearSkin mira alle cause che sono alla base dell’acne, compresa la colonizzazione di propionibacterium acnes, gli alti livelli di produzione di sebo, la cheratinizzazione alterata, l’infiammazione e la colonizzazione batterica dei follicoli piliferi su viso e collo. La testina del vacuum rimuove lo sporco indesiderato che ostruisce i pori, mentre il raffreddamento protegge l’epidermide e riduce dolore, rossore e gonfiore. È fondamentale per i pazienti che non possono permettersi tempi di riposo e hanno bisogno di tornare immediatamente alla routine quotidiana, ed è cruciale per i pazienti che già soffrono di acne infiammata.

Uso poi il ClearLift, un laser Q-switched frazionato da 1064 nm, uno dei miei preferiti, in quanto non ablativo. Non ha tempi di inattività o effetti collaterali ed è un trattamento piacevole da offrire ai miei pazienti. Gli studi hanno dimostrato che il laser Q-switched a 1064 nm agisce sulle funzioni della barriera cutanea aumentando la produzione di acquaporine, procollagene, collagene di tipo I ed elastina. ClearLift è abbastanza delicato da trattare aree che in genere sono troppo sensibili per essere trattate con qualsiasi altro laser, come la pelle delicata intorno agli occhi e alla bocca.

Parametri

ClearSkin: manipolo pixel, vacuum e raffreddamento, bassa fluenza (400 mJ), 3-5 passaggi.
ClearLift: fluenza massima di 1800 mJ con il manipolo di media profondità, fino a 3-5 kJ per l’intero viso nei casi gravi e oltre 5 kJ per i casi più lievi. Se si tratta anche l’iperpigmentazione, aggiungo alcune passate usando il manipolo (+1).
Intervalli di trattamento: 2-4 settimane

Questo è un trattamento delicato con parametri bassi: dobbiamo ricordare che dopo il trattamento si indossa di nuovo la mascherina.

In sintesi, indossare la mascherina fa parte della nostra nuova vita quotidiana, il che significa che TUTTI dobbiamo iniziare ad adattare la nostra skincare routine e a dare alla nostra pelle l’attenzione extra che merita!

Dott.ssa Hen Ifrach
La dott.ssa Hen Ifrach si è laureata presso la Facoltà di Medicina e Chirurgia di Milano e ha conseguito il Master di II livello in Chirurgia Estetica presso l’Humanitas Research Hospital. Negli ultimi 7 anni ha sviluppato un forte interesse per i trattamenti laser non invasivi e innovativi e per la cura di varie condizioni della pelle come acne, rosacea, melasma, iperidrosi e ringiovanimento del viso.

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